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Hanno detto |
Nelle pagine il trionfo della fantasia
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Cirò Marina. Successo per il romanzo della scrittrice esordiente Adelina Cortese |
Cirò Marina- Un romanzo, “Il volo della colomba”, che riesce ad appassionare i lettori. I quali si piegano volentieri al desiderio di continuare a leggerlo, per sapere come va a finire. Basterebbe questa capacità di avvincere chi lo legge, a testimoniare il grande talento dell’autrice, Adelina Cortese, una giovane avvocatessa, che si divide tra Castelsilano, il paese d’origine di entrambi i suoi genitori , San Giovanni in Fiore e la natia Firenze. “Il volo della colomba” è tanto altro. Intanto, segna il trionfo della fantasia, delle emozioni, dei paesaggi naturali , storici, dei personaggi d’epoca, di una prosa scorrevole, eppure ricercata nel linguaggio. La protagonista del racconto, Veronica Cellai, è un’eroina romantica d’altri tempi, che ha però dei tratti caratteriali assolutamente moderni. Il padre, Jacopo, la promette in moglie, ancora adolescente, ad un ricco vedovo, Gian Domenico Batisti, che ha più del doppio dei suoi anni. Il destino della bellissima Veronica sembrerebbe già scritto, quando arrivano la guerra e la peste a sconvolgere la quotidianità della città di Firenze. Dove sono ambientate le vicende iniziali. Gli eventi, poi, disgregano la famiglia Cellai: per sopravvivere, Veronica s’imbarca come cuoca su una nave. Una volta a bordo, scopre che il comandante e l’equipaggio solcano i mari alla ricerca di tesori, sepolti in favolose terre lontane. Anche Veronica diventa un’avventuriera. Sul veliero ritrova Fernando, il cugino di cui era segretamente innamorata da ragazzina. I due vivono una storia d’amore tormentata, perché c’è un terzo incomodo, Orlando. Si susseguono i colpi di scena. Cadono pure i legami parentali. Fino al ritorno a Firenze di Veronica, nei ricchi panni di una gran dama. Le recensioni sono entusiastiche. (Patrizia Siciliani, il Quotidiano, 18 agosto 2012) |
| “IL VOLO DELLA COLOMBA” di Adelina Cortese |
Il volo della colomba, ( 2011) di Adelina Cortese, nostra giovanissima scrittrice , nata nel 1980 a Firenze e laureata in Giurisprudenza, figlia del noto avvocato e professore Gaetano Corte di Castelsilano, con al suo attivo varie pubblicazioni di successo tra le quali, tanto per citarne qualcuna, “ Donna “ ( 1999), vincitrice assoluta al Concorso Internazionale “Giovanni Gronchi “ , e “ A Ovest del mondo “ (2000) , “ E un giorno verrà ..” (2005) , è un voluminoso romanzo quanto singolare nel suo intreccio, ricco e variegato nei passaggi narrativi, che può ben essere definito come un unicum di passionalità avvincente, pieno di fascino e di primordiale ferocia nella sua fluente scrittura. Vi è narrata la storia di una ragazza fiorentina, di nome Veronica Cellai, sognatrice di avventure, di mari e cieli sterminati come sterminati sono i suoi sentimenti di donna dall’animo romantico, la quale attraverso a v v e n t u r o s e vicende, nel ciclo delle sue interminabili peregrinazioni e sofferenze come un Ulisse al femminile, perviene per incanto, baciata dalla dea fortuna, a raggiungere il massimo della vita, l’Excelsior, la ricchezza, l’agiatezza, l’amore, prima disilluso e frantumato, poi ricongiunto nella serenità della sua anima di donna. Il romanzo, che è destinato a suscitare nei lettori vivi contrasti e sentimenti di disprezzo e di pietà, che affronta e affiora in maniera delicata e per sottofondi sociali le secolari problematiche femminili, colpisce per la ricchezza dei movimenti emotivi, per la carica energica di riscatto e di intelligenza che richiedono immediatezza e coraggio nell’affrontare la quotidianità e contrastare la mentalità assurda e prevenuta dei comportamenti maschilisti. Il Volo di Adelina non è certamente il fragile volo di Icaro dalle penne di cera, è il volo, il suo, di una particolare abilità di coraggio come donna che vuole sfidare i sogni, che è possibile guardare in faccia il sole e affrontare le avversità della natura a volte inospitale, matrigna, irresistibile al grido di dolore e di pietà dell’umana condizione. Veronica Cellai principale protagonista del “Il volo della colomba” viene immortalata per la fecondità di spaccati di vita che la faranno diventare da misera, povera donna di inizio narrativo, a Nobildonna di rango e di rispetto. E’ un intreccio complesso, ben articolato con molta carne a cuocere, ma anche con qualche ombra e rara caduta di stile. E’, dunque, un romanzo che è proteso a colpire la sensibilità dei lettori in virtù di personaggi semplici e dinamici, dolci e primitivi, inesorabili nella loro natura di essere uomini e donne, che vincono e perdono, che imparano a soccombere di fronte all’imprevedibilità degli eventi della natura e della vita. (Mario Basile, La città e il cittadino, febbraio 2013) |
